giovedì 13 aprile 2017

Buona Pasqua

wikitesto
La Pasqua ebraica, chiamata Pesach (pasa', in aramaico), celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l'immolazione dell'agnello e il pane azzimo[5].
La parola ebraica pesach significa "passare oltre", "tralasciare", e deriva dal racconto della decima piaga, nella quale il Signore vide il sangue dell'agnello sulle porte delle case di Israele e "passò oltre", colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone (Esodo, 12,21-34). La Pesach indica quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egiziani e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa. Gli ebrei che vivono entro i confini di Israele celebrano la Pasqua in sette giorni. Durante la festa un ebreo ortodosso deve astenersi dal consumare pane lievitato e sostituirlo con il pane azzimo, come quello che consumò il popolo ebraico durante la fuga dall'Egitto; per questo motivo la Pasqua ebraica è detta anche 'festa degli azzimi'. La tradizione ebraica ortodossa prescrive inoltre che, durante la Pasqua, i pasti siano preparati e serviti usando stoviglie riservate strettamente a questa ricorrenza.
Con il cristianesimo la Pasqua ha acquisito un nuovo significato, indicando il passaggio da morte a vita per Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a risorgere con Gesù. La Pasqua cristiana è quindi la chiave interpretativa della nuova alleanza, concentrando in sé il significato del mistero messianico di Gesù e collegandolo alla Pesach dell'Esodo[5].
Perciò, la Pasqua cristiana è detta Pasqua di risurrezione, mentre quella ebraica è Pasqua di liberazione dalla schiavitù d'Egitto. Quest'ultimo significato si ricava leggendo uno dei più importanti pensatori ebraici: Filone d'Alessandria scrive che la Pasqua è il ricordo e il ringraziamento a Dio per il passaggio del Mar Rosso, ma che ha anche il significato allegorico di purificazione dell'anima[6]. La Pasqua ebraica può essere intesa anche come attesa per il Messia, come ad esempio attesta il Targum Exodi, che descrive la notte di Pasqua come il ricordo delle quattro notti iscritte nel libro delle memorie: la creazione, il sacrificio di Isacco, il Passaggio del Mar Rosso e infine la venuta del Messia e la fine del mondo.
La Pasqua cristiana[
La Pasqua è la solennità cristiana che celebra la risurrezione di Gesù, con l'instaurazione della Nuova alleanza e l'avvento del Regno di Dio[5].
Dal punto di vista teologico, la Pasqua odierna racchiude in sé tutto il mistero cristiano: con la passione, Cristo si è immolato per l'uomo, liberandolo dal peccato originale e riscattando la sua natura ormai corrotta, permettendogli quindi di passare dai vizi alla virtù; con la risurrezione ha vinto sul mondo e sulla morte, mostrando all'uomo il proprio destino, cioè la risurrezione nel giorno finale, ma anche il risveglio alla vera vita. La Pasqua si completa con l'attesa della Parusia, la seconda venuta, che porterà a compimento le Scritture[7].
Il cristianesimo ha ripreso i significati della Pasqua ebraica nella Pasqua cristiana, seppur con significativi cambiamenti, che le hanno dato un volto nuovo. Le sacre Scritture hanno infatti un ruolo centrale negli eventi pasquali: Gesù, secondo quanto è stato tramandato nei Vangeli, è morto in croce nel venerdì precedente la festa ebraica, che quell'anno cadeva di sabato, ed è risorto il giorno successivo, in seguito chiamato Domenica. Inoltre, questo evento venne visto dai primi cristiani come la realizzazione di quanto era stato profetizzato sul Messia. Questo concetto viene ribadito più volte sia nella narrazione della Passione, nella quale i quattro evangelisti fanno continui riferimenti all'Antico Testamento, sia negli altri libri del Nuovo Testamento, come nella prima lettera ai Corinzi, dove Paolo scrive:
« Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è resuscitato il terzo giorno secondo le Scritture. »
L'accento si pone dunque sull'adempimento delle sacre Scritture, per cui i giudeo-cristiani, pur continuando a festeggiare la Pasqua ebraica, dovettero immediatamente spogliarla del significato di attesa messianica, per rivestirla di nuovo significato, cioè il ricordo della Passione e risurrezione. Il passaggio sembra essere chiaramente avvertito già da Paolo, quando, sempre nella prima lettera ai Corinzi, scrive:
« Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, ma con azzimi di sincerità e verità »
Il rapporto con la festa ebraica è rimasto nelle letture liturgiche del Sabato Santo che sono proprio quelle della Pesach, ma la festa più importante, la vera Pasqua cristiana è il giorno successivo in cui gli ebrei celebrano l'offerta del primo covone d'orzo e i cristiani la risurrezione di Gesù, il primo esponente della "messe" cristiana. Il fatto che Gesù sia risorto nel primo giorno della settimana ebraica sembrò doppiamente simbolico: in questo giorno Dio aveva creato l'universo e ora nello stesso giorno aveva inizio una nuova creazione.
Alla Pasqua settimanale, la domenica, si aggiunse quindi anche la Pasqua annuale, il giorno più importante dell'anno, celebrato dai discepoli con la consapevolezza sempre più forte di aver istituito una festa nuova con nuovi significati: è un evento straordinario, dove il bene trionfa sul male grazie a Gesù che, morto crocifisso, risorge infine dai morti.


Ho voluto prendere il significato di Pasqua da Wikipedia, per centrare quello che è il rapporto di questa festa per noi Cristiani….per gli altri che non credono e che si attaccano a tutte le feste cristiane facendole proprie e cercando di snaturare il vero significato ,  rimane un giorno non lavorativo da godere con gli amici e parenti senza metterci  la parte spirituale che per noi Cristiani è la base della nostra religione. Gesù, dopo morto, risorge….rivive con tutto il corpo….ha trovato la strada per tornare a vivere e la vuole insegnare a noi….una cosa bellissima che tutti dovrebbero desiderare eppure….c’è al solito un eppure…..moltissimi non credono o non vogliono credere….il perché?.....semplice….ci sono delle “regole” da rispettare…e quando si parla di regole l’umano è restio a rispettarle….fin dalla sua creazione…noi Cristiani crediamo nel Dio che ci ha creati, i primi uomini: Adamo ed Eva, non hanno voluto rispettare un semplice decreto e per colpa loro ci troviamo così combinati…….. eppure le regole….una sola regola è semplice anche se profonda : Amare…amare se stesso, amare gli altri….tutti….gli amici e i nemici, i brutti ed i belli, i buoni ed i cattivi…..amare di un amore nuovo…. un amore che dà e non riceve….un amore che diventa tale donando tutto, anche se stesso, all’altro…..senza pretendere nulla in cambio…. Semplice no? Eppure tanto difficile per noi umani, così disordinati, egoisti, superbi, avari, cattivi di una cattiveria che spaventa anche i diavoli…..umani da poterci chiamare figli di Dio….figli della divinità….basta volerlo….e noi a volte non lo vogliamo….cerchiamo solo la nostra distruzione…..
Dopo questa premessa……BUONA PASQUA…… buona Pasqua a tutti noi….buona Pasqua al mondo intero…..uomini, donne, bambini, ( non metto il termini Gay…perché per me non esiste…chi si chiama e pensa di essere Gay è sicuramente un  uomo o una donna )……. BUONA PASQUA…..che la parola sia sinonimo di PACE…… per i non cristiani auguro Pace, Pace, Pace dentro di loro e fuori….. non vale la pena litigare o urlare….la vita è talmente breve che non vale la pena distruggerla per un qualcosa che a pensarci bene, poi si rivela una cavolata….. Pensiamo che fra 50 anni moltissimi di noi saranno solo polvere….. noi Cristiani abbiamo la certezza della resurrezione….basta attaccarsi a noi…. BUON TUTTO A TUTTI……




Nessun commento:

Posta un commento